Clicca sulle immagini per le informazioni biografiche
Alessandro Tamino Presidente e Docente
Giusi Tartaro Vicepresidente e Docente
Licinia Lentini Docente
Antonella Cione Docente
Claudia Cecere Docente
Perché ci chiamiamo ''Scuola di Arte Terapia LACERVA''?
Per molti anni ci siamo chiamati “Scuola di Arte Terapia Materica” perché quest’ultima parola rimandava sia alla materialità del corpo, nostra bussola etica e metodologica, che alla sua funzione materna, generatrice.
In quest’ultimo periodo, dopo molte sperimentazioni nel campo, abbiamo finalmente ottenuto dei risultati particolarmente significativi riguardo la questione, assai problematica, del riportare dal virtuale al reale l’esperienza corporea, soprattutto riguardo le nuove generazioni.
Molte infatti delle aree cruciali che le riguardano, come i problemi di apprendimento, il bullismo, i disturbi alimentari, le condotte a rischio della più svariata natura, le dipendenze da internet, possono sicuramente essere riportate al ruolo, mai così intrusivo nella storia dell’umanità, dei media. Questo ruolo fa sì che il percetto di sé e dell’altro sia sempre meno reale, ben poco legato quindi al corpo relazionale e condiviso, ma invece virtuale, immaginario e senza limiti nei desideri e a qualunque loro appagamento.
La rinuncia forzata alla tecnologia può rappresentare una soluzione? Sicuramente no, anche se è ovvio che la funzione educativa debba sempre porsi la questione del limite. La nostra idea è invece quella di usare la tecnologia in maniera corporea, condivisa e quindi relazionale e affettiva, collocandola in un circuito ritmico per cui possa arrivare a un potenziamento della relazione emozionalmente significativa. Per queste ragioni ci siamo resi conto che la nostra realtà non era solo “materica”, ma era sia reale che virtuale e, grazie alla tecnologia, anche letteralmente aumentata.
Poiché in qualunque nostro passo avanti crediamo sia fondamentale anche un passo di danza verso il passato, abbiamo deciso di cambiare logo, componendo, secondo una logica ritmica, dei graffiti rupestri del neolitico, cercando nel nome della scuola anche un riferimento al femminile e alla fondamentale realtà del mito, LACERVA, appunto.
LACERVA è pertanto un acronimo complesso e dinamico, nel senso che man mano che ci lavoriamo, ogni lettera diventa iniziale di più parole che definiscono più concetti.
Per cominciare potremmo dire che corrisponde a Lavoro Artistico, Arteterapeutico, Corporeo, Condiviso, Circolare, Comunitario, Educativo, Etico, Eversivo, Relazionale, Ritmico, Ritualizzato, Reale, Virtuale, Aumentato.
Oltre ciò, LACERVA rimanda a un animale femminile e sacro, la cerva per l’appunto, l’incontro e l’identificazione con la quale ha valore iniziatico e quindi trasformativo e salvifico.
Come nel caso del mito di Ifigenia il cui padre Agamennone era stato costretto a sacrificarla perché i venti tornassero favorevoli alla flotta che doveva salpare per conquistare Troia e che invece si salvò, solo un attimo prima di essere trafitta, grazie all’intervento di Artemide che la sostituì con una cerva.